Ilaria Pozzati. Da 150 a 95 chili. "Meno 55 chili, sono tornata ad essere felice, ringrazio il chirurgo Sergio Carandina" (Scelta di Peso)

Ilaria Pozzati
Da 150 a 95 chili

"Sono partita da 151 chili e ora, a giugno 2021, ho perso ben 55 chili.  Sono stata operata il 20 maggio 2020. E' stata la mia rinascita totale, sono ritornata a essere donna a essere felice.
Grazie dottor Sergio Carandina" dice Ilaria.


Ilaria Pozzati l'abbiamo già conosciuta in un'intervista di qualche mese fa. Ora ci ha contattato per mandarci nuove foto e per sottolineare quanto sta bene. 

QUESTA LA SUA INTERVISTA:

OSTELLATO (FERRARA) – Flavia Ilaria Pozzati è stata operata di sleeve gastrectomy alla casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro dal chirurgo Sergio Carandina. E’ stata operata il 20 maggio 2020 e da 150 chili è arrivata a 105 chili. “Avevo fatto la prima visita l’anno prima, ma ci avevo ripensato – afferma -. Un giorno incontrai una mia amica che era stata operata e sta benissimo. Mi raccontò la sua esperienza e mi decisi. Sinceramente nella mia vita ho provato mille diete, e immancabilmente ho perso peso per poi riprenderlo. Ho vissuto un vero “sali e scendi”. Il mio aumento di peso è iniziato quando avevo 6 anni che sono stata operata alle tonsille”.

   

Ilaria dice che ha avuto subito una buona impressione del chirurgo Sergio Carandina. “Temevo di essere giudicata – racconta -, invece al colloquio mi sono sentita protetta e presa per mano. Mi ha messo a mio agio e mi sono sentita in buone mani. Dopo avere ascoltato la spiegazione dell’intervento mi è passata la paura e ho capito che era la cosa migliore da fare. Sono stata anche dalla psicologa Laura Beltrame, e anche da lei sono arrivata con mille timori, invece è stata bravissima. E’ stata realista e non ha girato attorno agli ostacoli. Mi ha messo di fronte alla responsabilità di fare quello che volevo di me stessa”.
Ilaria dice che il giorno dell’operazione stava benissimo e che in sala operatoria aveva l’impressione di stare con amici.

Il suo obiettivo era di riuscire a ritornare a vivere perché non riusciva nemmeno ad allacciarsi le scarpe. “Avevo difficoltà a fare tutto – sottolinea -. A fare solo cinque passi mi mancava il respiro. E più andavo avanti così, più continuavo a rifugiarmi nel cibo ed ero consapevole che mi stavo uccidendo da sola con quel comportamento. Il consiglio che dò è di intraprendere quel tipo di percorso perché porta a fare una vita normale. Andare al mare e poter dire che sono una persona normale. Questo per me è stato il massimo e non finirò mai di ringraziare tutta l’equipe e il personale della casa di cura di Porto Viro. Tutti hanno dimostrato grande umanità e professionalità. E’ un ambiente di vera eccellenza”.

Barbara Braghin


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