Rita Freguglia. Da 98 a 74 chili. Operata il giorno del suo compleanno (Scelta di Peso)

Rita Freguglia

Da 98 a 74 chili

PORTO VIRO – Rita Freguglia è stata operata il giorno del suo compleanno. Il 29 ottobre 2019 si è sottoposta ad un intervento di sleeve gastrectomy e da 98 chili è arrivata a pesare 74 chili. “Sono stata operata alla casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro dal dottor Sergio Carandina – afferma -. Mi sono trovata bene”. Racconta che da giovane aveva un fisico normale, che non era snella e nemmeno robusta.

“Dopo la gravidanza ero arrivata a 73 chili – continua -. Negli ultimi anni, ero anche sono aumentata notevolmente di peso. Avevo provato a seguire tante diete, ma i risultati non ci sono stati”. Rita dice che ama comprare vestiti e che, con i chili in più, non trovava mai quello che le piaceva per cui rinunciava anche ad andare a fare shopping. “Ad un certo punto ho iniziato ad avere problemi di pressione alta – continua -. Dovevo usare una macchinetta per dormire ed era scomoda. Ho chiesto quindi alle mie amiche cosa potevo fare e il consiglio me lo ha dato mia sorella, cioè di rivolgermi alla casa di cura”. Aggiunge che dentro si lei ripeteva sempre la frase “speriamo di non cambiare idea”. “Quando sono stata ricoverata era il giorno del mio compleanno e tutti in sala operatoria mi hanno fatto gli auguri – dice -. Quindi mi hanno incoraggiata e tutto è andato bene. Comunque, l’operazione si fa ed è un passo importante, poi bisogna abituarsi a mangiare in un certo modo”.

Rita precisa che quando era in sovrappeso faceva fatica a guardarsi allo specchio, ora invece, si guarda e si piace. Avevo anche comprato un vestito che mi piaceva e l’ho tenuto nell’armadio con il cartellino, ora che sono dimagrita lo indosso e ne sono felice. Il suo obiettivo era stare bene e vestirsi come voleva. Il consiglio che da a chi sta pensando di operarsi è di andare e di fare il percorso bariatrico perché si sta molto meglio con sé stessi. “Sono stata benissimo e pochi giorni dopo l’intervento sono ritornata a lavorare” conclude.

Barbara Braghin